Redditometro: le indicazioni operative dell’Agenzia delle Entrate, circolare 31.07.2013 n. 24

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 24/2013, ha fornito le indicazioni operative in merito alla disciplina dell’accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche (cd. redditometro) ex D.P.R. n. 600/73, come modificata dall’articolo 22 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

La disciplina in questione è caratterizzata da significative innovazioni di carattere procedurale, che garantiscono più attuali modalità di riscontro della sperequazione tra la capacità di spesa dimostrata dai contribuenti ed il reddito dichiarato e, conseguentemente, una maggiore incisività dell’azione di controllo.

Le nuove disposizioni si applicano con riferimento agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati per il 2009 e seguenti, mentre per i controlli relativi ai periodi d’imposta precedenti rimane in vigore il previgente impianto normativo.

La determinazione sintetica del reddito avviene mediante la presunzione relativa che tutto quanto è stato speso nel periodo d’imposta sia stato finanziato con redditi del periodo medesimo, ferma restando la possibilità per il contribuente di provare che le spese sono state finanziate con altri mezzi, ivi compresi i redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile.

A detta presunzione si affianca, con pari efficacia, quella basata sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva individuato, con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, mediante l’analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza, ferma restando la prova contraria del contribuente.

Particolare rilevanza, infine, assumono nel rinnovato accertamento sintetico le modifiche consistenti nell’istituzionalizzazione del contraddittorio preventivo obbligatorio di cui all’art. 38, co. 5, D.P.R. n. 600/1973.

 (Fabio Capone)

Agenzia delle Entrate

Circolare 31 luglio 2013, n. 24

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